Cari Colleghi, avrete notato che tra le novità apportate ai depositi telematici a partire dal 17 settembre scorso v’è quella relativa alla riformulazione dei messaggi di errore contenuti nella c.d. “terza pec”, vale a dire nel messaggio di esito dei controlli automatici, che si presenta adesso più chiaro ed esplicito che non in passato.
Senza entrare nel dettaglio delle singole ipotesi, si segnala che, in caso di errore, la terza pec conterrà d’ora in avanti:
a) il riferimento all’ID busta, utile ad individuare più celermente il deposito;
b) il nome dei file o dei file che hanno causato l’errore;
c) la descrizione dell’errore
d) le conseguenze dello stesso: in particolare, ove l’errore non dovesse risultare ostativo per l’accettazione, il messaggio conterrà l’indicazione che “l’atto verrà comunque accettato e non è necessario effettuare nuovamente il deposito“.
Si tratta di una parte delle migliorie apportate al PCT grazie anche al contributo del GdL FIIF in seno al tavolo tecnico per l’introduzione del PCT presso la Corte di Cassazione.